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venerdì 14 gennaio 2011

MANIFESTO PER UNA NUOVA NERVIANO

NERVIANO, come l’Italia intera, ha bisogno di una profonda rigenerazione politica e morale.
È giunto di nuovo il tempo di fare appello alle sue migliori energie, allo slancio delle donne e degli
uomini liberi e consapevoli per determinare una grande svolta nel futuro della nostra comunità.
Oggi un nuovo coraggioso impegno è richiesto a chi crede nei valori della giustizia, della libertà e
della buona amministrazione della cosa comune.

Perciò nasce il “CENTRO DEMOCRATICO NERVIANESE”: Per proporre una nuova casa
politica a tutti i popolari, i liberali, i moderati e i riformisti che anche nella nostra Comunità
avvertono con preoccupazione il vuoto etico e politico sul quale si basa l’attuale sistema dei partiti.

Quando, a metà degli anni Novanta, crollò a livello nazionale il vecchio sistema politico, vi erano
alcune grandi questioni che spingevano prepotentemente verso un nuovo tempo della
“Amministrazione” del nostro Paese:
1) La questione istituzionale, che vedeva una grande richiesta di rinnovamento e di nuove idee e
responsabilità verso un futuro non ancora ben delineato ma ormai incombente;
2) La questione della partecipazione del singolo cittadino alla gestione del sistema delle
autonomie locali e dell’avvio di una fase di autentica democrazia nella gestione del territorio;
3) La questione della integrazione dei “nuovi cittadini”, portati nei nostri comuni dalle massicce
immigrazioni, in un momento in cui la nuova era della “globalizzazione” stava cambiando i
rapporti del mondo intero.

Ebbene, tutti questi problemi sono ancora davanti a noi, irrisolti, anzi, logorati e incancreniti dal
tempo perduto. Abbiamo ormai alle spalle quindici anni di tempo infruttuosamente trascorso e in
cui il panorama è stato dominato da una sorta di battaglia ideologica dove la cosa più importante è
stato abbattere l’avversario invece di pensare a costruire per la Comunità.

Il risultato è che il cosiddetto rinnovamento ha finito per mettere in archivio i concetti di “interesse
generale” e di “bene comune”, che sono invece il fondamento di ogni democrazia, offuscando il
significato della partecipazione popolare alla vita pubblica.

Non è questa la modernità politica che i Nervianesi chiedevano.
Per questo nasce il “CENTRO DEMOCRATICO NERVIANESE:
per aprire un nuovo tempo della Politica a Nerviano.

Per ricostruire i valori fondativi della democrazia nell’interesse della comunità e il bene comune
come esclusiva finalità dell’agire politico. La competenza, lo spirito di servizio, il senso del dovere
come modello di promozione della classe politica. La partecipazione popolare come motore della
vita associata. Il dovere di “guidare” eticamente e politicamente la Comunità. La centralità del
Consiglio Comunale come sede legittima della formazione dell’interesse pubblico. Fuori da questa
“cornice di valori” nessuna democrazia può avere futuro.

Il CENTRO DEMOCRATICO NERVIANESE, partito dall’incontro tra l’esperienza storica di alcuni
suoi fondatori con nuove realtà di movimento, che non vogliono e non possono più esimersi dal
prendersi la responsabilità di un vero cambiamento, nasce per proporre ai cittadini Nervianesi di
tutti gli schieramenti, che vivono il disagio del finto bipartitismo, al mondo del volontariato e
dell’associazionismo laico e cattolico, un nuovo progetto politico: l’orizzonte di un partito popolare e
liberale di governo della Comunità.


L’unità politica dei cattolici è formula che appartiene ad altra e superata stagione storica. Ciò
però non vuol dire che tutti coloro che si riconoscono nell’ispirazione cristiana debbano
necessariamente accettare l’attuale divisione come condanna inappellabile della storia dei cattolici
italiani, come se dovesse essere obbligatorio vivere in “conflitto”, e non possano invece ritrovarsi in
una stessa casa politica, se la cornice identitaria e programmatica corrisponde ai loro valori.

Anche il passato è un nostro tesoro di esperienza e di saggezza. Ma il presente e il futuro ci
chiedono di aprire un diverso tempo politico. Il tempo di un nuovo soggetto nel quale i popolari, i
liberali, i riformisti, i moderati di tutte le aree politiche riscoprano insieme la via maestra del Centro
come luogo sempre essenziale per il governo della Comunità locale.

C’è un popolo cristiano che guarda alla politica con diffidenza, ma che sa che solo attraverso la
politica può ottenere risposta alle sue esigenze.

C’è un popolo laico che non si riconosce più nelle posizioni laiciste e che sente giunta l’ora di
intraprendere nuovi sentieri.

È arrivato dunque il momento di aprire una nuova storia politica. Non un “terzo polo” schiacciato
tra immutabili contendenti bipolari, ma un’offerta politica di partecipazione democratica del tutto
nuova, che nasca dalla “rottura” del finto bipartitismo.

La Nerviano di oggi non può essere malata di immobilismo, mentre tutt’intorno il mondo cambia e
prepara l’avvento di una nuova era. Noi non possiamo e non dobbiamo restare fermi: la Comunità
civile reclama una giusta e piena attenzione verso quei problemi che il “nuovo mondo” ci pone ogni
giorno.

Non c’è più tempo da perdere. Non c’è più tempo per pigrizie, per paure, per coltivare piccole
rendite di posizione.

È tempo di rimettersi in cammino.